4. Genetica mendeliana e ECV
4.a) Modello Individuale con genetica mendeliana e metodo LoVeInf
La giustificazione argomentativa del metodo Verifica Logica dell'Informazione che modula la combinazione genetica mendeliana dell'intelligenza viene esposta dettagliatamente nel capitolo IV del libro on line della Teoria Generale dell'Evoluzione Condizionata della Vita (ECV).
Inoltre, il modello statistico disegnato per la sua validazione sperimentale è esposto dettagliatamente nel capitolo VI del suddetto libro on line.
Viene presentata ora in modo conciso la formulazione del modello dell'ereditarietà dell'intelligenza, basato sulla combinazione genetica mendeliana con le correzioni apportate dalla ECV.
Per contrastare l'esistenza del metodo di Verificazione Logica dell'Informazione trasmessa (LoVeInf) dobbiamo trovare un modello che soddisfi le seguenti ipotesi:
- Esistenza dell'evoluzione con applicazione del metodo LoVeInf per una determinata caratteristica o capacità oggetto dello studio.
- Esistenza di una funzione che misuri il differente potenziale di tale capacità.
Nel nostro caso, vogliamo appurare se si accerta il metodo LoVeInf per il potenziale misurato dalle prove d'intelligenza, supponendo che la struttura di questo potenziale è condizionata dall'ereditarietà secondo le regole della combinazione genetica mendeliana.
Questa figura mostra la forma genetica della funzione ξ(CI) che utilizzeremo. Per un valore di quoziente intellettuale (QI) ci dà la probabilità accumulata che i QI della popolazione siano uguali o inferiori allo stesso.
Questa funzione collegherà ognuno dei suoi valori con il percentile accumulato. Le tre scale più comunemente utilizzate sono quelle di Wechsler, Stanford-Binet e Cattell, ognuna di loro usa una funzione normale di media 100, ma si differenziano nella deviazione tipica, che è 15, 16 e 24 rispettivamente.
Il risultato della combinazione dei quattro cromosomi presi di 2 in 2 secondo la genetica mendeliana ed applicando il metodo di Verificazione Logica dell'Informazione trasmessa (LoVeInf) darà origine ai quattro casi diversi di discendenti che mostra il quadro sull'evoluzione dell'intelligenza.
In questo modello sono state fatte varie semplificazioni ai fini dell’esposizione, che verranno discusse più avanti.
Occorrerà dunque complicare il modello iniziale dell’evoluzione dell’intelligenza dell’insieme della teoria mendeliana e del metodo LoVeInf per ottenere stime più corrette, o potremmo addirittura dire più impressionanti. Ad esempio, si può segnalare la conferma a posteriori dell’incremento del 10% in ogni generazione, non del quoziente intellettuale, ma della capacità misurata dallo stesso.
4.b) Correlazioni molto basse del Modello Individuale
Nello studio della teoria mendeliana con metodo LoVeInf, ciò che ci interessa della stima con il metodo dei minimi quadrati ordinari non è il valore dei parametri che si possono ottenere, ma la bontà dell' adattamento; cioè, il suo coefficiente di correlazione (r) ed il suo quadrato o coefficiente di determinazione (r²), che misurano la relazione fra la varianza spiegata e la varianza totale.
È stato provato che in tutti in casi in cui la relazione stimata fra le variabili dipendenti ed indipendenti dei modelli analizzati non è avvenuta per caso mediante il valore osservato della funzione statistica F di Fisher.
La tabella mostra le correlazioni fra le diverse variabili che intervengono nella simulazione statistica della combinazione genetica mendeliana con il metodo LoVeInf.
Da una parte ci sono le tre variabili originali dei figli T1, T4, WB, la T1 corretta con i valori estremi, la X3 e la X6. L'altro insieme di variabili è formato dalle variabili proposte dal modello della Teoria Generale dell'Evoluzione Condizionata della Vita come coefficiente d'intelligenza previsto per i discendenti, il componente della combinazione genetica mendeliana dei geni M1P1, la semisomma dei padri e delle madri (M+P)/2 ed entrambe le variabili allo stesso tempo M&P.
Il miglior risultato del quadro di risultati statistici del Modello Individuale dell'evoluzione dell'intelligenza con la combinazione genetica mendeliana ed il metodo LoVeInf viene ottenuto utilizzando simultaneamente le variabili M e P. Tuttavia, rimane bassissimo ed inferiore di molto alla dipendenza generalmente accettata, che situa il livello inferiore nello 0,35 ed il massimo a livelli dello 0,80 negli studi con gemelli.
La correzione per parentela con la relazione fra correlazioni previste ed osservate, per determinare il grado d'ereditarietà, non può essere effettuata in quanto non si conosce a priori la correlazione prevista fra padri e figli.
Anche se fosse il 50% dei risultati corretti, rimarrebbero molto bassi, si situerebbero però intorno al livello inferiore di 0,35, menzionato in precedenza.
Tutto a questo, unitamente alle grandi variazioni fra i valori delle variabili corrispondenti agli stessi figli, sembra giustificare i risultati così bassi ed obbliga alla riformulazione del modello della sezione seguente, mantenendo la meccanica della genetica mendeliana e le proposte avanzate dalla Teoria dell'Evoluzione Condizionata della Vita.